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Chi si avvicina al mondo degli investimenti sente spesso parlare di “rischio”. Ma cosa significa davvero? E, soprattutto, come si può valutare e gestire il rischio senza lasciarsi bloccare dalla paura o, al contrario, cadere nell’eccessiva fiducia?

Capire il rischio è essenziale per diventare investitori consapevoli. Non si tratta di eliminarlo – perché il rischio fa parte del giocoma di imparare a riconoscerlo, misurarlo e affrontarlo con gli strumenti giusti. In questo articolo ti spieghiamo come fare.

Cos’è il rischio negli investimenti?

Il rischio, in ambito finanziario, è la possibilità che l’investimento non vada come previsto. Può trattarsi di una perdita temporanea, di una variazione nel rendimento atteso o, nei casi più estremi, della perdita totale del capitale investito.

Esistono diversi tipi di rischio:

  • Rischio di mercato: legato alle fluttuazioni dei prezzi (azioni, obbligazioni, materie prime);

  • Rischio di credito: l’emittente di un titolo (es. un’azienda o uno Stato) potrebbe non rimborsare quanto dovuto;

  • Rischio di liquidità: difficoltà a vendere un investimento senza perdere valore;

  • Rischio valutario: legato alle oscillazioni dei tassi di cambio, se investi in valute estere;

  • Rischio geopolitico o regolamentare: eventi politici, leggi o crisi internazionali che influenzano i mercati.

Perché il rischio non va demonizzato

Molte persone associano il rischio alla perdita, ma in realtà il rischio è ciò che rende possibile un rendimento. Se non ci fosse rischio, non ci sarebbe nemmeno guadagno. I conti deposito hanno rischi quasi nulli, ma anche rendimenti bassissimi. Le azioni, al contrario, sono più volatili ma possono generare ritorni superiori nel lungo periodo.

Il segreto sta nel trovare il giusto equilibrio tra rischio e rendimento in base ai propri obiettivi, orizzonti temporali e profilo personale.

Come valutare il proprio profilo di rischio

Prima di investire, è fondamentale capire che tipo di investitore sei. Poniti alcune domande:

  • Per cosa sto investendo? (pensione, acquisto casa, reddito futuro)

  • Tra quanti anni mi serviranno questi soldi?

  • Come reagisco davanti a una perdita del 10% in pochi giorni?

  • Sono più attratto dalla sicurezza o dalla possibilità di guadagno?

Molte banche e piattaforme online offrono questionari di profilazione del rischio. Le categorie più comuni sono:

  • Conservativo: cerca stabilità, tollera basse oscillazioni, punta su strumenti sicuri.

  • Moderato: accetta un po’ di volatilità per ottenere rendimenti migliori.

  • Dinamico o aggressivo: è disposto a rischiare di più in cambio di guadagni potenzialmente più alti.

Strumenti per gestire il rischio

1. Diversificazione

È la regola d’oro. Significa non mettere tutte le uova nello stesso paniere. In pratica:

  • Distribuisci il tuo capitale su più strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, liquidità);

  • Scegli settori e aree geografiche diverse;

  • Combina asset con comportamenti differenti (es. oro e azioni reagiscono spesso in modo opposto).

La diversificazione riduce l’impatto negativo di eventuali crolli di un singolo investimento.

2. Orizzonte temporale

Più lungo è il tuo orizzonte temporale, più puoi permetterti investimenti rischiosi. I mercati tendono a salire nel lungo periodo, anche se nel breve sono instabili. Se investi per la pensione tra 20 anni, potresti tranquillamente sopportare periodi negativi temporanei.

Al contrario, se ti serve il denaro entro 6 mesi, è meglio privilegiare strumenti sicuri e liquidi.

3. Investimenti graduali (PAC)

I Piani di Accumulo (PAC) ti permettono di entrare sui mercati a piccoli passi, investendo somme fisse ogni mese. Questo sistema:

  • Riduce il rischio di investire tutto in un momento sbagliato;

  • Aiuta a mediare il prezzo d’acquisto;

  • Abitua alla disciplina e al risparmio costante.

Perfetto per chi ha un reddito regolare e vuole costruire un capitale nel tempo.

4. Controllo emotivo

Molti errori derivano non dal mercato, ma dalle nostre reazioni. Vendere in panico dopo un calo, comprare impulsivamente perché “sta salendo”, farsi influenzare dalle notizie: tutti comportamenti che aumentano il rischio reale.

L’educazione finanziaria e la conoscenza aiutano a mantenere la calma. Imposta una strategia e rispettala, anche nei momenti turbolenti.

5. Revisione periodica del portafoglio

Le tue esigenze cambiano, e così anche i mercati. Ogni 6 o 12 mesi, verifica se:

  • La tua situazione personale è cambiata (reddito, spese, obiettivi);

  • Alcuni investimenti hanno superato il peso che dovrebbero avere;

  • È il caso di riequilibrare le percentuali tra asset rischiosi e prudenti.

La gestione attiva (senza eccessi) ti aiuta a mantenere il profilo di rischio in linea con i tuoi bisogni.

Esempi pratici di gestione del rischio

  • Giulia, 30 anni, vuole investire per acquistare casa tra 10 anni. Sceglie un PAC in ETF azionari globali con un profilo moderato. Accetta fluttuazioni temporanee ma punta al rendimento nel lungo termine.

  • Marco, 55 anni, pensa alla pensione e riduce l’esposizione azionaria. Sposta parte dei fondi su obbligazioni e buoni postali, più stabili.

  • Chiara, 22 anni, inizia a investire 50 euro al mese tramite un’app. Diversifica tra ETF e fondi bilanciati, imparando gradualmente a conoscere il mercato.

Dove informarsi in modo sicuro

Evita fonti non verificate e promesse di guadagni facili. Per sviluppare una sana gestione del rischio, affidati a:

  • www.quellocheconta.gov.it: portale ufficiale italiano di educazione finanziaria;

  • Guide di banche e piattaforme regolamentate;

  • Libri di finanza personale (es. “L’investitore intelligente” di Benjamin Graham);

  • Canali YouTube affidabili e podcast dedicati al risparmio e agli investimenti.

Conclusione: il rischio è parte del viaggio, non un ostacolo

Investire comporta sempre una dose di rischio. Ma il vero pericolo è non sapere cosa si sta facendo. Valutare, comprendere e gestire il rischio è la base per prendere decisioni consapevoli e costruire un futuro finanziario più solido.

Non serve essere esperti per iniziare: basta conoscere i propri obiettivi, scegliere strumenti coerenti e adottare un approccio razionale. Ricorda: il rischio si può ridurre, non eliminare — e solo chi lo affronta con consapevolezza può davvero cogliere le opportunità che l’investimento offre.