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Perché investire all’estero?

Negli ultimi anni, sempre più italiani guardano al mercato immobiliare estero come un’opportunità per diversificare i propri investimenti, proteggere il capitale o cercare rendimenti più elevati rispetto a quelli ottenibili sul mercato nazionale.

I motivi possono essere diversi: prezzi più accessibili, potenziale di crescita economica, rendimenti da locazione interessanti o persino la prospettiva di trasferirsi un giorno.

Ma acquistare una proprietà all’estero non è come acquistare in Italia: è un’operazione che richiede informazione, attenzione e una pianificazione dettagliata.

Conoscere il mercato locale

Il primo passo prima di qualsiasi investimento è capire a fondo il mercato immobiliare del paese in cui si vuole investire. Non tutti i mercati si comportano allo stesso modo. Alcuni paesi hanno normative più favorevoli agli stranieri, altri offrono incentivi fiscali, mentre in altri l’accesso alla proprietà è più complesso.

È fondamentale analizzare:

L’andamento dei prezzi immobiliari negli ultimi anni.

La stabilità politica ed economica del paese.

La domanda di affitto (turistico o residenziale).

La sicurezza giuridica per gli investitori stranieri.

Esempi di mercati popolari tra gli investitori italiani includono Spagna, Portogallo, Grecia, Stati Uniti, Albania, e alcune città dell’Est Europa.

Aspetti legali e fiscali

Ogni paese ha le proprie leggi in materia di proprietà, tasse e diritti degli acquirenti. Prima di acquistare, è indispensabile consultare un avvocato locale e informarsi su:

  • Se gli stranieri possono acquistare liberamente immobili.
  • Le tasse sull’acquisto (es. IVA, imposta di registro, notaio).
  • Le tasse annuali di proprietà e reddito da locazione.
  • Le eventuali imposte da pagare in Italia, in caso di doppia imposizione.

È consigliato affidarsi a un notaio o agente immobiliare qualificato nel paese estero e a un fiscalista italiano che possa gestire l’integrazione delle dichiarazioni.

Come finanziare l’acquisto

In genere, acquistare un immobile all’estero richiede il pagamento in contanti, poiché le banche italiane raramente concedono mutui per immobili fuori dall’Italia. Alcuni paesi offrono mutui locali anche agli stranieri, ma spesso servono requisiti specifici:

Residenza fiscale nel paese.

Un conto bancario locale.

Documentazione del reddito tradotta e certificata.

Una strategia comune è quella di ottenere un finanziamento in Italia (ad esempio un mutuo ipotecario su un immobile posseduto) per poi acquistare all’estero con il capitale.

Gestione dell’immobile

Se l’investimento è a scopo locativo, occorre organizzare la gestione dell’immobile. A distanza, questo può essere complicato senza un partner locale affidabile.

Bisogna considerare:

Chi gestisce le locazioni, manutenzione e pulizia?

Come si riscuotono i pagamenti?

Quali sono le leggi locali sugli affitti (es. limiti, contratti, durata)?

Ci sono regolamenti sulle locazioni brevi (Airbnb, turistiche)?

In molti casi, è utile rivolgersi a una società di property management che, per una commissione mensile o percentuale sul canone, si occupa di tutto.

Rischi e precauzioni

Come ogni investimento, anche l’immobiliare estero presenta dei rischi:

  • Rischio di cambio: se la valuta locale si svaluta rispetto all’euro, il valore dell’investimento può diminuire.
  • Bolle immobiliari locali: acquistare in mercati surriscaldati può portare a perdite.
  • Problemi legali: titoli di proprietà non chiari, truffe o regolamentazioni poco trasparenti.
  • Costi nascosti: tasse non previste, spese condominiali elevate, assicurazioni obbligatorie.

La miglior difesa è informarsi, confrontare fonti indipendenti, e affidarsi solo a professionisti certificati.

Paesi più popolari per investire

Ogni paese offre vantaggi e rischi diversi. Ecco una breve panoramica:

  • Spagna: ottima rete turistica, forte mercato degli affitti, buoni rendimenti. Prezzi accessibili in zone come Valencia o la Costa Blanca.
  • Portogallo: stabile e accogliente con gli stranieri, molti incentivi fiscali (es. regime NHR).
  • Grecia: prezzi bassi, mercato emergente, opportunità interessanti nelle isole.
  • USA: mercato dinamico e trasparente, ma con alta competizione e burocrazia.
  • Albania: molto economica, ma più incerta dal punto di vista normativo.

La scelta dipende dal budget, obiettivo e livello di rischio accettabile.

Fiscalità in Italia per immobili all’estero

I residenti fiscali italiani devono dichiarare gli immobili detenuti all’estero nel quadro RW del modello Redditi.

Inoltre:

Si paga l’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero), pari allo 0,76% annuo.

Si dichiara l’eventuale reddito da locazione, anche se tassato nel paese estero, con possibilità di credito d’imposta per evitare la doppia tassazione.

Per questo è importante avere il supporto di un commercialista esperto in fiscalità internazionale.

Consigli pratici prima di acquistare

  • Fai almeno un viaggio esplorativo nella zona dove intendi comprare.
  • Parla con altri investitori italiani che hanno acquistato nello stesso paese.
  • Non avere fretta: prendi tempo per verificare ogni documento.
  • Considera anche spese accessorie (ristrutturazione, arredamento, tasse).
  • Valuta sempre il potenziale di rivendita e la liquidità del mercato.

Conclusione

Investire nel settore immobiliare all’estero può offrire ottime opportunità di guadagno e diversificazione, ma non è privo di complessità. Richiede una valutazione accurata di rischi, normative locali, aspetti fiscali e modalità di gestione. Con la giusta preparazione e l’aiuto di professionisti esperti, è possibile trasformare questa scelta in un investimento redditizio e sicuro nel tempo.